Spirito degli anni ’70
in una dimora senza tempo
Ogni edificio racconta una storia e questa parla della gioia di vivere, del tornare a casa e approdare in un porto sicuro da cui lo sguardo si libera in lontananza.
Ciò è reso possibile da un’architettura che si prende spazio e dà forma, che fa scomparire i confini tra interni ed esterni, che rispecchia tanto lo spettacolo della natura quanto la cultura. Ciò è reso possibile anche grazie ai pezzi di design ricercati con amore, che danno il proprio contributo senza rubare la scena all’uomo o alla natura. In questo modo la «dimora» ritorna al suo significato originario: un luogo dove sentirsi protetti e liberi al contempo. Un moderno rifugio e un’opera d’arte, un albergo sulla sponda settentrionale del Lago di Caldaro.
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Un edificio calato nel paesaggio naturale come una nave nel porto. Terrazze, vetrate fino al pavimento, logge bianche: tutto si apre sul lago.
Attività
Surf, nuoto, escursionismo, ciclismo. Il Lago di Caldaro offre numerose sorprese - pure per atleti.
Il «Badehaus»
Nel 2018 è stata aggiunta nel parco-biotopo una spa con whirlpool, sauna finlandese (90°), biosauna (65°) con raggi infrarossi e piscina all’aperto.
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Monocle Travel TOP 50:
Best for lakeside luxury
Monocle Magazine
»One of the five best
Lakeside hotels (worldwide).«
The Guardian
»Applique di Tobia Scarpa, tavolini di Mario Bellini, sedie di Vico Magistretti... Sembra di essere immersi nell'età d'oro degli anni Settanta!«
Elle Decor
»Le Seehotel Ambach, c’est un site, une architecture, une histoire. Tout a été préservé, et c’est inestimable.«
Le Magazine du Monde
»Das Seehotel Ambach steht heute noch so grandios elegant wie damals als weißes Schiff aus expressiv geformtem Beton am Ufer.«
Süddeutsche Zeitung
»Un moderno rifugio immersivo e al contempo un’opera d’arte en plein vert, progettato nel 1973 dal visionario Othmar Barth, dove il design minimalista dialoga con il lago.«
Elle
»El edificio vuelve a acoger así el diseño más puntero, en completa armonía con su arquitectura. El legado continúa.«
AD Architectural Digest España